La notte e il giorno, la luce e il buio, il bello e il
brutto ci accompagnano in questo nostro viaggio.
Ieri abbiamo esortato il viandante a fermarsi
dicendogli “-Ascolta come è piena di armonie l’opera di Dio”.
Nel cammino è bello fermarsi e guardare intorno per lasciarsi
incantare dalle meraviglie del Creato; per ammirare la bellezza indescrivibile
dei paesaggi naturali; per stupirsi dei colori fiammeggianti di un’alba o di un
tramonto; per estasiarsi nell’ascolto
dei canti degli uccelli; per abbandonarsi alle carezze dalla brezza del vento…
L’uomo con l’arte ha provato a creare il “bello” e tante volte con successo, ma le opere artistiche più belle le scolpisce la natura, prodotto evidente della grandezza di Dio.
Tutti, in un modo o in un altro, cerchiamo il bello, dentro e fuori di noi.
A dire il vero oggi si tenta più alla ricerca del
bello fuori e poco si cura “il bello interiore”.
Le indagini di mercato confermano questa tendenza,
perché, pur in tempo di crisi, aumentano costantemente le vendite dei cosmetici, dei profumi;
si rincorre sempre più frequentemente a diete costose, ai corsi di
feetness, alla palestra o sport, a ritocchi estetici e cure di bellezza per rimanere sempre in forma e
tenere a bada l’azione del tempo che, inesorabilmente, passa e lascia i suoi
segni.
E’ tutto ciò che un tempo era prerogativa del gentil sesso, oggi, è
comune ad entrambi i generi.
Questa attenzione, affannosa e costosa, allo cura del
corpo spesso contrasta con l’incuria dello spirito.
E’ che dire
quando poi si ricorre all’eccessiva cura estetica per colmare il vuoto che si
ha dentro?
In questo caso si preferisce apparire più che essere,
perché il proprio essere è inficiato da grossi complessi di inferiorità, di
inadeguatezza, di fragilità emotiva, di carenza affettiva, disistima di sé e
paura di mostrarsi per quello che realmente si è.
Investire solo sulla bellezza esteriore non è una
scelta ben ponderata. La bellezza fisica infatti è destinata comunque a
sparire: prima o poi il bel volto sarà solcato dalle prime rughe e il corpo
tonico e allenato cederà ai colpi del tempo, perderà l’elasticità e risentirà
dell’invecchiamento della sua muscolatura e della naturale fragilità delle ossa.
E, a questo punto se lo spirito non è in grado di
vivificare l’anima, la persona si sente perduta e diventa facile preda della
depressione.
Al contrario, quando si è curata la bellezza
dell’anima, in vecchiaia si è in grado di camminare sulla via della saggezza e
allora le rughe non faranno più paura e neppure gli acciacchi perché vivo dentro di sé è il gusto del bello,
è l’amore per la vita in tutte le sue sfaccettature.
Il
grande Mahatma Gandhi diceva “La vera bellezza, dopo tutto, sta
nella purezza di cuore.”
Ma già Sant’Agostino d'Ippona,
nel V sec. in un suo sermone esortò:
- “Interroga la bellezza della terra, interroga la bellezza del mare, interroga la bellezza dell'aria diffusa e soffusa. Interroga la bellezza del cielo, interroga l'ordine delle stelle, interroga il sole, che col suo splendore rischiara il giorno; interroga la luna, che col suo chiarore modera le tenebre della notte. Interroga le fiere che si muovono nell'acqua, che camminano sulla terra, che volano nell'aria: anime che si nascondono, corpi che si mostrano; visibile che si fa guidare, invisibile che guida. Interrogali! Tutti ti risponderanno: Guardaci: siamo belli! La loro bellezza li fa conoscere. Questa bellezza mutevole chi l'ha creata, se non la Bellezza Immutabile?
- “Interroga la bellezza della terra, interroga la bellezza del mare, interroga la bellezza dell'aria diffusa e soffusa. Interroga la bellezza del cielo, interroga l'ordine delle stelle, interroga il sole, che col suo splendore rischiara il giorno; interroga la luna, che col suo chiarore modera le tenebre della notte. Interroga le fiere che si muovono nell'acqua, che camminano sulla terra, che volano nell'aria: anime che si nascondono, corpi che si mostrano; visibile che si fa guidare, invisibile che guida. Interrogali! Tutti ti risponderanno: Guardaci: siamo belli! La loro bellezza li fa conoscere. Questa bellezza mutevole chi l'ha creata, se non la Bellezza Immutabile?
Bella è anche la dissertazione del poeta
K.Gibran sulla bellezza.
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