domenica

10 dicembre - Il silenzio dà voce all'anima...


Il cammino del viandante si svolge per lo più in silenzio.
Il silenzio aiuta a riflettere, a meditare e a guardarsi dentro con più consapevolezza e proprio per questo spesso fa paura, come il buio.
Molti amano il rumore, il chiasso proprio perché non vogliono pensare: hanno paura di loro stessi e si stordiscono tra musica, assordante, chiacchiere inutili e rumori di ogni specie.

I luoghi dove abitiamo favoriscono questo intontimento: basti pensare alle corse che si fanno in mezzo al traffico, al vocio continuo della gente che circola per le strade e per i negozi, agli schiamazzi dei “perditempo”, ai rumori dei macchinari in funzione, ecc.

Il rumore ci protegge da pensose riflessioni, 
distrugge i sogni inquietanti,
ci assicura che stiamo tutti quanti insieme
e facciamo un tale chiasso 
che nessuno oserà aggredirci”.
(C. Gustav Jung)

Ecco perché il viandante sceglie sempre sentieri solitari, in montagna, dove c’è poca gente e  pochi rumori e dove, a farla da padrone, è il silenzio della natura che, con i suoi meravigliosi suoni, avvicina chi ascolta alla grandezza di Dio, facendogli scoprire le meraviglie del suo Creato.

Dai suoni esterni, il viandante arriva poi a percepire quelli interni ed inizia quel percorso di piena consapevolezza di sé che lo avvicina  sempre di più agli altri e a Dio.

Così il silenzio diventa fecondo e accresce l’umanità del viandante che sperimenta la gioia di sentirsi tutt’uno con ciò che lo circonda.

A questo punto il viandante è in pace con se stesso e con il mondo.
“E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro” diceva Madre Teresa di Calcutta.
Ma non meno interessante è ciò che scrive KAHLIL GIBRAN nel suo libro “Le ali spezzate”

“Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina al cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.”

E’ che dire di questi aforismi tratti dal web:

-Il silenzio racchiude molte più parole di un intero discorso, racchiude le parole non dette, le più belle.

-Il silenzio è il rumore dell’anima;è più assordante di un frastuono perché in esso ci sono tutte le cose che si vorrebbero dire, ma non ne si ha il coraggio, o non ne si trova il tempo.

-Il silenzio è immaginazione, in me, nasce musica, poesia, ricordi... i quali svaniti negli anni, riaffiorano come un temporale nel pieno dell’estate.
Molti in cerca di se stessi o spinti dal desiderio di pregare con più intensità fanno esercizi mediante “La pratica del silenzio”.
 
 

Ma ancora più interessante è conoscere il  


LA GRAZIA ABITA IL SILENZIO
" Di sei devoti, cinque invocano Dio
a gran voce, chiamandolo Amato.
Soltanto uno prega silenziosamente
nella profonda quiete della propria anima.
Dice un saggio Indiano:
-Quest'ultimo sarà il solo
a cui verrà affidata la perla preziosa
della Grazia Divina.
La sua lingua prega in silenzio,
mentre il suo cuore è immerso
nella gloria di Dio-” (Kabir Das – Mistico Indiano)


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