Certo, vivere nella luce non significa che dobbiamo
circondarci di lampadine fosforescenti, di
abeti luccicanti o di sfavillanti luminarie come si sta
facendo negli ultimi
anni in questa nostra moderna civiltà dei consumi che mai potrebbe riutilizzare
le semplici lanterne con cui i pastori si procuravano un po’ di bagliore nelle
buie sere d’inverno.
Le luci artificiali ci possono regalare un po’ di allegria
ma, se il buio è dentro di noi, non riusciranno mai a illuminarci l’anima.
Molto più che addobbare alberi di Natale o ammirare luminarie,
belle, come quelle di Salerno, ci basterebbe donare o ricevere un sorriso sincero
per vedere la vera luce del Natale.
Ma, nella corsa sfrenata che si fa in questo periodo di
preparativi alla festa, spesso, non abbiamo neppure il tempo per una breve
pausa di riflessione: l’acquisto dei regali, la spesa per i cenoni, il
programma per le vacanze, le visite ai presepi e agli amici, l’organizzazione
delle serate, gli inviti per parenti e amici…
Affannati, stanchi e frettolosi, neppure ci accorgiamo di
ciò che ci sta intorno: non abbiamo tempo per fermarci, non abbiamo tempo per
guardare.
E se accanto a noi ci fosse qualcuno nel bisogno?
-Peggio per lui! Mica ce ne possiamo rendere conto!
Altri sono i nostri interessi e la nostra attenzione è rivolta
altrove.
E se non ci curiamo di chi sta vicino come potremmo pensare
di aiutare chi sta lontano?
In questi giorni di festa e di spreco mica consideriamo che in altra parte del
mondo migliaia di bambini muoiono di fame!
In questo clima di indifferenza, di egoismo, di
individualismo, di spreco, quali luminarie potrebbero portare luce nei nostri cuori?
Ai pastori, gente semplice, umana, attenta e solidale,
bastava un misero lume a fare luce dentro e fuori di loro.
A noi non basteranno tutte le luci del mondo a illuminarci
il Natale, se non impariamo a vivere e a
condividere con i nostri simili la nostra stessa esistenza.
Gesù
Bambino
c’è tanto freddo
nel mondo
in questa notte del tuo Natale.
C’è ancora tanto male
e tante anime sono
come giardini di ville
abbondonate,
povere anime, agghiacciate
e senza fiori.
Gesù Bambino
il mondo forse è un vecchio
pellegrino
carico di stanchezza
e di dolore,
che va cercando nel buio
della notte
la luce del tuo presepe.
Gesù Bambino, lasciati ritrovare
nella tua culla d’amore
perchè il mondo ti possa
riabbracciare.
c’è tanto freddo
nel mondo
in questa notte del tuo Natale.
C’è ancora tanto male
e tante anime sono
come giardini di ville
abbondonate,
povere anime, agghiacciate
e senza fiori.
Gesù Bambino
il mondo forse è un vecchio
pellegrino
carico di stanchezza
e di dolore,
che va cercando nel buio
della notte
la luce del tuo presepe.
Gesù Bambino, lasciati ritrovare
nella tua culla d’amore
perchè il mondo ti possa
riabbracciare.
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