L’umiltà, la bontà,
la carità, l’apertura verso gli altri spinge il viandante all’accettazione del
suo prossimo senza remore, sull’esempio di Gesù.
Un atteggiamento questo
poco comune a noi tutti che siamo sempre pronti alla critica, al giudizio
affrettato e alla lamentela nel rapporto con i nostri simili.
Il problema delle
chiacchiere inutili, dei pettegolezzi, dell’intolleranza, del gossip gratuito è
una vera piaga per il cristiano.
Con questi
comportamenti facciamo ritornare “la notte”.
Papa Francesco in un
recente discorso ha precisato che “le
chiacchiere danneggiano la qualità delle persone, danneggiano la qualità del
lavoro e dell’ambiente”. E in un altro ha aggiunto che “Un cristiano prima di chiacchierare deve
mordersi la lingua” e poi ha continuato dicendo che “mordersi la lingua ci farà bene: la lingua
si gonfia e non si può parlare, così non si possono fare chiacchiere” che
“feriscono”.
Un cristiano prima di chiacchierare deve mordersi la lingua
Meno chiacchiere
inutile è più accettazione degli altri dovrebbe agevolarci il cammino verso la
capanna.
Ormai siamo vicino
al traguardo e un maggior impegno e un maggior autocontrollo ci aiuteranno a
proseguire con più gioia e con più convinzione.
Le riflessioni di
Madre Teresa di Calcutta potranno aiutarci a ricordare qual è il vero Natale
per il cristiano:
E’ Natale
E’ Natale quando si è luce da accendere, si diventa Amore da
Amare, gioia da donare, pace da diffondere, vita da vivere, verità da dire…
È necessaria l’infelic ità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità… la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
Non cercare la gioia nei beni di consumo, perché questo ti costerà caro.
Non preoccuparti di sapere i problemi del mondo, limitati a rispondere alle esigenze della gente.
Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Sii pieno di gioia, tutto sommato.
Successo o insuccesso non hanno nessun senso agli occhi di Dio, purché tu faccia quello che lui ti chiede e come te lo chiede.
Quando diffondi l’amore del Signore, sei la buona novella di Dio.
È necessaria l’infelic ità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità… la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.
Non cercare la gioia nei beni di consumo, perché questo ti costerà caro.
Non preoccuparti di sapere i problemi del mondo, limitati a rispondere alle esigenze della gente.
Prometti a te stesso di parlare di bontà, bellezza, amore a ogni persona che incontri; di far sentire a tutti i tuoi amici che c’è qualcosa di grande in loro; di guardare al lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Sii pieno di gioia, tutto sommato.
Successo o insuccesso non hanno nessun senso agli occhi di Dio, purché tu faccia quello che lui ti chiede e come te lo chiede.
Quando diffondi l’amore del Signore, sei la buona novella di Dio.
Dio vi renderà in amore tutto l’amore che avete donato o tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi, da un capo all’altro del mondo.
Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso.
La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca.
Amiamo.. non nelle grandi ma nelle piccole cose fatte con grande amore.
C’è tanto amore in tutti gli esseri umani.
Non dobbiamo temere di manifestarlo.
Non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare!
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