sabato

11 dicembre -La carità è... aprire il proprio cuore agli altri.


11 dicembre

Stiamo camminando per raggiungere la capanna...
Al nostro arrivo ci avvicineremo alla mangiatoia
dove troveremo adagiato sulla paglia
il piccolo Gesù appena nato.
Basterà fare questo per festeggiare il Natale?
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Spesso sentiamo dire che a Natale Gesù
nasce anche nei nostri cuori...
Ma come si fa a farlo nascere dentro di noi,
Image and video hosting by TinyPicdentro al nostro cuore?





Apriamo il nostro cuore

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accorgiamoci delle persone
che vivono  accanto a noi,
questa è la carità
di cui parla il Vangelo
e questo deve essere
lo stile della nostra vita.
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Andiamo fino a Betlemme
Andiamo fino a Betlemme, come i pastori.
L'importante è muoversi.
E se invece di un Dio glorioso,
ci imbattiamo nella fragilità di un bambino,
non ci venga il dubbio di aver
sbagliato il percorso
Il volto spaurito degli oppressi,
la solitudine degli infelici,
l'amarezza di tutti gli uomini della Terra,
sono il luogo dove Egli continua
a vivere in clandestinità.
A noi il compito di cercarlo.
Mettiamoci in cammino senza paura.
( Don Tonino Bello )

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Seguiamo l'esempio di Madre Teresa
che ci  insegna la carità


“Un giorno, mentre ero nei quartieri poveri di Calcutta e stavo per ritornare nella mia stanza, ho visto un donna che giaceva sul marciapiede. Era debole e magrissima, si vedeva che era molto malata e l’odore del suo corpo era così forte che stavo per vomitare, anche se le stavo solo passando vicino.

Sono andata avanti e ho visto dei grossi topi che mordevano il suo corpo senza speranza e mi sono detta: questa è la cosa peggiore che abbia mai visto in tutta la mia vita.

Tutto quello che volevo in quel momento era di andarmene via il più presto possibile e dimenticare quello che avevo visto e non ricordarlo mai più.

E ho cominciato a correre come se correre potesse aiutare quel desiderio di fuggire che mi riempiva con tanta forza. Ma prima che avessi raggiunto l’angolo successivo della strada, una luce interiore mi ha fermata. E sono rimasta lì, sul marciapiede del quartiere povero di Calcutta, che ora conosco così bene, e ho visto che quella non era l’unica donna che vi giaceva, e che veniva mangiata dai topi. Ho visto anche che era Cristo stesso a soffrire sul marciapiede. Mi sono voltata e sono tornata indietro da quella donna ho cacciato via i topi e l’ho sollevata per portarla al più vicino ospedale…… da quel giorno la mia vita è cambiata. Da quel giorno il mio progetto è stato chiaro: avrei dovuto vivere per e con il più povero dei poveri su questa terra, dovunque lo avessi trovato.”


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PREGHIERA

Signore, vuoi le mie mani per passare questa giornata
aiutando i poveri e i malati che ne hanno bisogno?

Signore, oggi ti do le mie mani.

Signore, vuoi i miei piedi per passare questa giornata
visitando coloro che hanno bisogno di un amico?

Signore, oggi ti do i miei piedi.

Signore, vuoi la mia voce per passare questa giornata
parlando con quelli che hanno bisogno di parole d'amore?

Signore, oggi ti do la mia voce.

Signore, vuoi il mio cuore per passare questa giornata
amando ogni uomo solo perché è un uomo?

Signore, oggi ti do il mio cuore.



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Inno alla carità







Apriamo il nostro cuore a tutti

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