18 dicembre
Camminiamo da tempo; siamo un po' stanchi, ma ci stiamo avvicinando ogni giorno di più alla desiderata meta...
Percepiamo già i primi fremiti di gioia al sol pensiero che tra poco ricorrerà il compleanno di Gesù e alla sua festa ci saremo anche noi.
Davanti alla sua capanna non avremo abiti eleganti, proprio come i pastori, nè porteremo doni costosi, come fecero i Re Magi, e neppure suoneremo zampogne e ciaramelle:ognuno di noi porterà a Gesù se stesso, così come veramente è...
E Gesù sarà contento perchè lui vuole questo: vuole la semplicità, la sincerità, la povertà, l'essenzialità e non l'artificiosità.
Che differenza con la gente dei nostri giorni che fa di tutto per apparire!
Apparire in televisione; esibirsi sui parchi, nei gruppi; eccellere sugli altri; sopraffare con la menzogna, con la violenza e con l'arrivismo; ottenere e vincere ad ogni costo, anche con l'imbroglio.
La voglia di apparire diversi da come si è spinge: a mentire, a fingere, a nascondersi dietro il trucco, dietro una maschera o dietro grosse bugie.
Cerca di essere sempre te stesso,
così un giorno potrai dire di essere stato l'unico.
Sii te stesso e vai per la tua strada; perchè se ti preoccuperai di diventare
come gli altri ti vogliono, farai la loro felicità, non la tua.
Il segreto per essere veri, autentici è mostrare a tutti il proprio volto... il proprio essere: quello che davvero si è, con pregi e difetti.
Guarda con un cuore puro
e dal tuo essere autentico
scaturiranno,
tra bagliori di saggezza,
la rugiada della gratitudine
e i fiori della poesia.
e dal tuo essere autentico
scaturiranno,
tra bagliori di saggezza,
la rugiada della gratitudine
e i fiori della poesia.
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