martedì

14 dicembre -Il bue e l' asinello per ricordarci dell'umiltà, della mansuetudine e della pazienza...


14 dicembre

Quanti compagni di viaggio stiamo conoscendo in questo cammino di attesa!

Di sicuro ci seguono anche un bue e un asinello così come avvenne più di 2000 anni fa nel percorso di Giuseppe e di Maria...

Il Bue e l'Asinello

Nella scena della Natività non possono mancare, alle spalle della Sacra Famiglia, il bue e l’asinello.
L’asino sarebbe quello che avrebbe accompagnato Maria e Giuseppe nel loro viaggio. Il bue avrebbe indicato, con i suoi muggiti, alla Sacra Famiglia l’esistenza della stalla. Altra simbologia è che l’asino simboleggi la luna e il bue il sole cioè la notte e il giorno. In molti presepi, soprattutto i più antichi, sono rappresentati soltanto con le teste.


 
Il presepe

Ecco Giuseppe, Maria e il Bambinello,
dentro la grotta col bue e l’asinello,
fuori al buio ci sono i pastori,
con gli angioletti che cantano in coro
Andiamo anche noi,
andiamo da loro
andiamo a portare il nostro tesoro:
una preghiera di pace e d’amore
una preghiera che viene dal cuore.




L'Asino e il Bue  



Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio per Betlemme, un angelo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa Famiglia nella stalla.
Per primo, si presentò il leone:image"Solo un re è degno di servire il Re del mondo " ruggì." Mi metterò all'entrata della stalla e sbranerò chiunque tenterà di avvicinarsi al Bambino !"

-Sei troppo violento !- disse l'angelo.

Subito dopo si avvicinò la volpe.
imageCon aria furba e innocente, disse:"Io sono l'animale più adatto. Per il Figlio di Dio, ruberò ogni mattina il miele migliore e il latte più profumato !"

" Sei troppo disonesta !" disse l'angelo.

Tronfio e splendente arrivò il pavone.
Aprì la sua ruota color dell'iride:
image"Io trasformerò quella povera stalla
in una reggia più bella del palazzo di Salomone !"

"Sei troppo vanitoso !" disse l'angelo.

Uno dopo l'altro, gli animali passarono,
ciascuno magnificando il suo dono, ma invano.

L'angelo non riusciva a trovarne uno che andasse bene.

D'un tratto vide l'asino e il bue, che a testa bassa, continuavano a lavorare, sul campo del contadino.

L'angelo li chiamò: "E voi non avete niente da offrire ?"

" Niente !" Rispose l'asino, e afflosciò mestamente le lunghe orecchie.
Noi non abbiamo imparato niente oltre all'umiltà e alla pazienza ".Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi disse: "Però, potremmo di tanto in tanto, cacciare le mosche con le nostre code."

L'angelo finalmente sorrise: "Voi siete quelli giusti !"






  • Gesù è nato nella povertà, tra gente semplice e generosa. Il racconto suggerisce che anche l'asino e il bue della stalla di Betlemme rappresentano virtù particolari: l'umiltà, la mansuetudine, la pazienza. Tutte le virtù che il mondo prepotente dei nostri tempi ha dimenticato.







  • Curiosità:
    • Si racconta che il bue non mangiò la paglia fresca della sua mangiatoia così che Maria la utilizzasse come culla per il suo bambino.

    • I  due animali scaldarono con il loro fiato Gesù Bambino. Ecco perchè si dice che il bue ha l'alito più dolce tra tutti gli animali.  




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