sabato

25 dicembre -E' nato un bimbo tutto luce e amore...


25 dicembre



Tanti Auguri di Buon Natale!


Tanti auguri a chi vorrebbe realizzare i propri sogni;


tanti Auguri a chi ci spera tutti i giorni.


Tanti Auguri a Tutti i piccini


sia ai ricchi che ai "poverini".



Tanti Auguri a tutti gli amici


che possano essere sempre felici.


Tanti Auguri a chi è solo


che con l'amore possa alzarsi in volo.



Tanti Auguri a chi è ammalato


che possa esser più fortunato.

Tanti Auguri...


di vero cuore


e tanto ricchi di calore.


Per un Natale Festoso


ed un anno brioso


non solo fuori


ma soprattutto nei cuori...

Auguri a Tutti!


gif





venerdì

24 dicembre - Notte santa: si respirava il mistero di un amore grande...


24 dicembre


Ieri l'abbiamo detto: Gesù è nato in una misera capanna.


La greppia degli animali diventa la culla di Gesù, una umida stalla il luogo dove nasce il Figlio di Dio. Tutti ci inginocchiamo davanti al presepe, tutti contempliamo la rappresentazione di quella notte Santa. Quale mistero! Perché l’Altissimo è nato proprio lì, in un piccolo e insignificante paesino della Giudea, in un rifugio per animali? La spiegazione è facile, quasi naturale: perché nessun uomo si senta escluso, perché nessuno possa dire: “E’ troppo in alto Dio, non posso raggiungerlo, non posso trovarlo”. L’uscio di una stalla non è mai chiuso a chiave, tutti lo possono aprire; anche l’uomo più povero e maleodorante può inginocchiarsi davanti ad una mangiatoia dove giace un piccolo bimbo.
gde59gh9imi
" Notte Santa 1"


Mentre il sole, lèmme lèmme


dietro ai monti tramontava,


nella terra di Betlemme un evento s'annunciava...


...un evento che nell'aria dava palpiti d'attesa !


Quella sera straordinaria prometteva una sorpresa !


E la notte di quel giorno,


buia e quieta era discesa :


qualche lume solo, intorno, di candela ancora accesa.


Una stella passeggiava or vicina ed or lontana.


Che voleva ?


Dove andava, quella stella lunga e strana ?


Poi la notte d'improvviso come giorno diventò


e un chiaror di paradiso tutto il cielo rischiarò.


Un bell' angelo dall' ale grandi e aperte allor comparve disse :
" E' notte di Natale. Gesù e nato !" e poi disparve.


- Gesù è nato ! Osanna ! Osanna ! -


col suo gregge ogni pastore


corre verso la capanna, inneggiando al Redentore.


Pieni i cuori di letizia. Alle genti più lontane,


corre, vola la notizia tra un frastuono di campane !


Tutti vedon la cometa, così fulgida e splendente !


- Essa c' indica una meta !- lieta mormora la gente.


- E noi pure andar dobbiamo, per la strada ch'essa addìta.


voir l'image en taille réelle
 
Il gregge stanco ansando riposava

sotto le stelle nella notte fonda.

Dormivano i pastori. Il tempo andava.

Qund'ecco una gran luce il cielo inonda.

E' mezzanotte. Ed ecco un dolce canto

suona per l'aria, in armonia gioconda.

Si destano i pastori, al gregge accanto,
 
e ascoltano: "Sia gloria a Dio nei cieli
 
e pace in terra all'uomo!". O dolce incanto!

E' nato un bimbo tutto luce e amore.

In una stalla, avvolto in pochi veli,

povero è nato e pure é il Re dei cieli.
 
E dice a tutti: "State cuore a cuore,

come fratelli! Non odiate mai!

L'anima che perdona è come un fiore.

Chi crede in me non perirà mai".

gde59gh9imi


" Notte Santa 2"


presepe

Gesù è nato !
Lo sappiamo e la stella a Lui c'invita -

Fiocca ! Fiocca ! Non importa !
Punge il gelo e c'è tempaccio !

Un agnello nella sporta ed un altro sotto braccio,

van Mariuccia e Maddalena con un solo largo ombrello:
non avverton freddo o pena.

Tutto intorno sembra bello !

La cometa s'è arrestata !
Ecco ! Ecco la capanna !

Molta folla è già arrivata.

Cresce il grido : Osanna ! Osanna !

S' odon canti d' alleluia !

A pregar ognun s' appresta,

e la notte prima buia ora ha luci di gran festa !

Nato, sì ! Ma senza culla, senza fasce poverino.

Senza maglia, senza nulla, con la paglia per lettino !

Per fortuna, nella notte, chi dal monte chi dal piano,

portan doni a frotte a frotte, da vicino, da lontano !
Il Bambino è poverello.

Per scaldarlo non c'è fiamma !

Solo un bue, un asinello ed il cuor della sua Mamma !

Ma quel Bimbo è il Redentore e la stella, da lassù,

fa che tutti, al suo chiarore, giunger possano a Gesù !

E' nato Gesù!
(Ettore Bogno)

Videro una luce quella notte i pastori e subito furono presi dalla paura “Non temete - disse l’Angelo del Signore – oggi a Betlemme è nato il Salvatore.”

 
Divenne gioia quello che era stato timore, divenne gioia che traboccava nel cuore.


Quelle parole furono un bagliore nell’oscurità, in quel preciso momento (i pastori) lasciarono il gregge e partirono per andare a vedere.


Andarono e trovarono Maria, Giuseppe e il Redentore avvolto in fasce e deposto nella mangiatoia.


Quanta pace, quanta serenità, rimasero incantati e non riuscivano nemmeno a parlare.


Gli occhi di una mamma si accendono quando nasce un figlio, si perdono in quella meraviglia... quelli di Maria non possiamo nemmeno immaginarli: il suo sguardo contemplava il Salvatore dell’umanità.


Il Signore si faceva uomo, in quel momento e in quel luogo, roba da uscire di senno per la felicità.


Anche Giuseppe aveva dimenticato di tutte le preoccupazioni e guardava il Bambinello contento e beato.


Tutti si sentivano più leggeri, senza affanni, si respirava il mistero di un amore grande.


L’amore del Creatore che si fece bambino e i primi a saperlo furono i pastori.


gif


giovedì

23 dicembre -Auguri scomodi a tutti noi!


23 dicembre


Gesù è nato in una stalla tra un bue e un asinello!!!
Questa verità è scomoda, oggi più che mai, perchè la gente dei nostri tempi è alla ricerca esasperata dello sfarzo, del lusso che spesso si traduce in inutile spreco. 
E così facendo abbiamo creato mondi paralleli: quelli dei ricchi da un parte e quello dei poveri dall'altra.
Mentre noi, pur in tempo di crisi economica, continuiamo a buttare di tutto e pretendiamo di indossare sempre capi firmati o scarpe di moda, altri muoiono di fame e di freddo: nascono in stalle e subito vedono le stelle... per la sofferenza e per i patimenti che sono costretti a subire e a fronteggiare. 
L'altro giorno siamo stati per un giorno e una notte senza acqua perchè si stavano facendo lavori di manutenzione.
E' bastato questo a mandarci tutti in tilt.
Io, personalmente, non ho potuto fare la doccia giornaliera a cui sono abituata e di sera ho sofferto il freddo perchè non ho potuto accendere i termisifoni.
Che esperienza traumatica!!!
Ma nel disagio ho pensato alla vita dei nostri antenati, alla vita dei poveri, alla vita che si svolgeva ai tempi di Gesù e mi sono vergognata delle mie stesse lamentele.
Mi son detta: "forse dovremmo rimanere per più tempo senza acqua e senza luce per apprezzare i sacrifici di tutti quelli che non hanno la nostra stessa fortuna economica!"
La stessa cosa capita a chi sta bene e non pensa a chi sta male; a chi è con la famiglia e con gli amici e non pensa a chi è solo; a chi vive in casa propria e non pensa a chi non ha un tetto; a chi ha tutto e non pensa a chi non ha niente....

E in tanto menefreghismo, in tanta indifferenza,  in tanto egoismo e in tanto ipocresia auguriamo a tutti "Buon Natale".
 
Bene fece anni fa Don Tonino bello quando, già vescovo, decise di fare ai suoi fedeli gli auguri più scomodi che mai fossero stati detti prima di allora. Così gridò nella sua omelia:

-Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi “Buon Natale” senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora , miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.

I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere “una gran luce” dovete partire dagli ultimi.

Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.

I pastori che vegliano nella notte, “facendo la guardia al gregge ”,e scrutano l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.

E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.

Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza".

 A Gesù Bambino

(di Umberto Saba)

 
La notte è scesa

e brilla la cometa

che ha segnato il cammino.

Sono davanti a Te, Santo Bambino!

Tu, Re dell’universo,


ci hai insegnato

che tutte le creature sono uguali,

che le distingue solo la bontà,

tesoro immenso,

dato al povero e al ricco.

Gesù, fa’ ch’io sia buono,

che in cuore non abbia che dolcezza.

Fa’ che il tuo dono

s’accresca in me ogni giorno

e intorno lo diffonda,

nel Tuo nome.

mercoledì

22 dicembre -Continua il viaggio verso Betlemme


22 dicembre

Continua il viaggio verso Betlemme 



Ora salva sul tuo computer  le immagini di Gesù, della stella cometa e degli angeli, stampale, colora quelle bianche e ritagliale. Poi continua a costruire il tuo piccolo presepe.













Image and video hosting by TinyPic


Presepe

Passa lucente la stella cometa

si ferma nel cuore come ultima meta

montagne di cartapesta, casette e borraccina

con cura ambientata ogni statuina.

Voglio essere anch'io vicina al pastore


sulla strada di ghiaia che porta al signore,

gli angeli in cielo, il ruscello di stagnola

è aria di festa, non sono più sola.

Pensieri, riflessioni, il tempo che vola via

mentre avverto del Natale la magia

mi ritrovo tra le mani l'ultima statuina,

faccio il presepe come quand'ero bambina.


Da sempre il ricordo mi parla d'amore

questo presepe costruisco nel cuore.
(Marzia Serpi)


Image and video hosting by TinyPic





martedì

21 dicembre -Andiamo alla capanna con i nostri compagni di viaggio...

21 dicembre
Durante questo cammino abbiamo incontrato Giuseppe e Maria, i pastorelli, il bue e l'asinello  e abbiamo ricordato anche i re Magi. 
Ora ritaglia questi personaggi rappresentati nelle immagini che seguono e costruisci il tuo piccolo presepe, pensando al cammino fatto in questo lungo periodo d'avvento.







Il presepe


Natale. Guardo il presepe scolpito


dove sono i pastori appena giunti


alla povera stalla di Betlemme.


Anche i Re Magi nelle lunghe vesti


salutano il potente Re del mondo.






Pace nella finzione e nel silenzio


delle figure in legno ed ecco i vecchi


del villaggio e la stalla che risplende


e l'asinello di colore azzurro.
 
(Salvatore Quasimodo)



lunedì

20 dicembre -Perchè sono nato...

20 dicembre
Non si può camminare a lungo senza fermarsi almeno un po' durante il percorso.
E' importante "sostare" per riposare ma anche per riflettere.
E questo è il momento:siamo arrivati alla nostra seconda pausa...
Ripensiamo alle diciannove palline che abbiamo preparato finora e poi leggiamo questa bella riflessione sulla nascita di Gesù.
PERCHE' SONO NATO
(di Lambert Noben)


Sono nato nudo, dice Dio,

affinché tu sappia spogliarti di te stesso.


Sono nato povero,

affinché tu possa considerarmi l'unica ricchezza.
Sono nato in una stalla,

affinché tu impari a santificare ogni ambiente.


Sono nato debole, dice Dio,

affinché tu non abbia mai paura di me.

Sono nato per amore,

affinché tu non dubiti mai del mio amore.

Sono nato di notte,

affinché tu creda che posso illuminare qualsiasi realtà.


Sono nato persona, dice Dio,

affinché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.

Sono nato uomo,

affinché tu possa essere "dio".


Sono nato perseguitato,

affinché tu sappia accettare le difficoltà.


Sono nato nella semplicità,

affinché tu smetta di essere complicato.


Sono nato nella tua vita, dice Dio,

per portare tutti alla casa del Padre.